venerdì 20 maggio 2011

Da Torino a Chiomonte. Bloccare il Tav, bloccare Tutto!

Pubblico un articolo scovato su Facebook della Rete "NO TAV" Valsusina ... è un articolo che fa ben capire in che situazione ci troveremo tra un po' qui in Piemonte ...e che fa venir voglia di andare a Roma e pestare qualche testa ...
pubblicata da Mimmo Effe il giorno giovedì 19 maggio 2011 sulla pagina di Facebook "Rete NO TAV"
Il Tav – Treno ad alta velocità - è un opera inutile, dannosa, distruttiva.
Un’opera che ha già devastato mezza Italia.
Ovunque inquinamento del suolo, rumore insopportabile,perdita di fonti idriche, distruzione irreversibile dell’ambiente, case abbattute, città spezzate in dueda muraglioni.
Ogni chilometro di linea costruita in Italia è costato la vita ad un lavoratore.
Una montagna di soldi pubblici sono stati sottratti ai treni per chi lavora, alle scuole per i nostri figli,ad una sanità decente per tutti… a quello che serve per la vita di ciascuno di noi.
Ha guadagnato chi costruisce, i signori del cemento e del tondino, amici a destra come a sinistra,abbiamo perso noi tutti.
Molti credono che il TAV Torino-Lyon sia solo un affare valsusino ma si sbagliano: l’impatto dell’opera e dei cantieri che per 30 anni sventreranno Torino e i paesi della cintura sarà fortissimo.
Secondo il commissario straordinario per la Torino Lione, Mario Virano, ben 250.000 torinesi si troverannoa fare i conti con i cantieri del Tav. 1 su 4 di noi.
Chiamparino l’ha detto chiaro “a Torino i rischi di impatto sono più forti che in Valsusa”. Fassino vuole continuare sulla stessa strada, tra grandi opere, grandi eventi e tante chiacchiere.
Forse sperano che dopo le inutili cattedrali olimpiche i torinesi siano ormai rassegnati a tutto.
La retorica di chi vuole l’opera ad ogni costo è piena di due reclame ripetute come di continuo perché ci entrino bene in testa: “progresso” e “collegamento con l’Europa”.
C’è la piccola Italia schiacciata dietro la catena alpina, mentre fuori corrono veloci treni e autostrade: camion e vagoni pieni di biscotti,caramelle e copertoni made in Italy che vanno in Francia mentre dalla Francia arrivano biscotti,caramelle e copertoni made in France.
Ma… vale davvero la pena di inquinare l’aria e l’acqua, utilizzando fonti energetiche inquinanti e limitate per così poco?
I pendolari vorrebbero carrozze pulite, treni in orario, gabinetti nelle stazioni, ma di queste “piccolezze”poco importa a chi ci governa, oggi come ieri.
Alla destra come alla sinistra.
Sui treni ci sono passeggeri di serie A (quelli della Freccia Rossa), e passeggeri di serie B.
È il viaggio all’epoca del Tav, un’opera pagata da tutti ma riservata ai pochi che possono permettersela.
Da ormai 20 anni, invece, i No Tav si battono per treni sicuri, puliti, a basso prezzo per tutti.
Tra pochi giorni i signori del Tav proveranno ad aprire un cantiere alla Maddalena di Chiomonte.
I NoTav, in Val Susa come a Torino, sono decisi ad opporsi.
Ci metteremo in mezzo.
Ogni camion che vorranno far passare ci troverà sulla sua strada.
Se occuperanno la Maddalena, noi occuperemo strade e quartieri.
Sappiamo che schiereranno le truppe per imporre un’opera che non serve a nessuno di noi. Sappiamo che non esiteranno a ricorrere alla violenza: lo hanno fatto lo scorso anno per imporre le trivelle, lo fecero nel2005.
Oggi come allora non ci tireremo indietro.
Il Tav l’abbiamo bloccato sei anni fa, possiamo bloccarlo anche ora.
Ne va della nostra salute, della nostra vita, del nostro futuro.
Ne va della nostra libertà.
Libertà di decidere in che mondo vogliamo vivere, libertà di scegliere tra uomini e merci, tra il profitto di pochi e il benessere di tutti.
Anche a Torino.
Se proveranno a fare il cantiere a Chiomonte appuntamento per i No Tav di Torino e cintura in piazza Castello davanti al palazzo della Regione.
A sarà dura!
Rete No Tav “Torino e cintura sarà dura”

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